
Scambiato per un ultrà, picchiato dalla polizia e rinchiuso in carcere, in una cella d'isolamento, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. È successo mercoledì scorso dopo la finale di Coppa Italia, a pochi passi dallo stadio Olimpico. "Un pestaggio gratuito, frutto di un marchiano errore", secondo i familiari di Stefano Gugliotta, 25 annTutto è successo in una manciata di minuti. Stefano era uscito per andare a festeggiare il quindicesimo compleanno del cugino in un pub a 400 metri da casa sua. Alle 23 e 45 è arrivato davanti al locale "Regina di cuori" di viale Pinturicchio. Ma era chiuso. Così Stefano, che portava sul suo scooter anche un amico, ha fatto inversione, per tornare indietro. A questo punto un agente si è avvicinato e, a quanto si sente dal video girato dai residenti, si è rivolto a lui dicendo: "Che fai? Guardi? Che state a fa'?". Subito il primo schiaffo. Stefano ha reagito chiedendo al poliziotto perché lo avesse colpito e in un attimo è stato accerchiato e preso a manganellate da un gruppo di agenti in tenuta anti-sommossa. "Aiuto, aiuto, ma che state facendo?", ha gridato il ragazzo.
Qualcuno dai palazzi ha urlato: "Basta, siete in venti contro uno, lasciatelo stare". Poi il filmato si interrompe. Quel che è successo dopo lo racconta il papà del ragazzo, Mario. "Stefano è stato portato dentro lo stadio con una camionetta e lì lo volevano costringere a firmare un foglio in cui non accettava il soccorso sanitario. Mio figlio ha messo la crocetta su "accetto". Poi l'hanno trasportato in carcere". E ieri mattina il gip ha convalidato l'arresto. "Ho visto mio figlio in pessime condizioni - ha dichiarato la signora Gugliotta - aveva la testa aperta, il sopracciglio spaccato, due denti spezzati. Mi ha detto: "Mamma devo rimanere qui ancora qualche giorno, ho paura di non farcela ad arrivare a lunedì, sto male".
Secondo la questura Stefano Gugliotta ha partecipato agli scontri dei tifosi. Armato di un bastone - "ma era una stampella dell'amico infortunato che era con lui sul motorino, secondo il difensore Cesare Piraino - ha scagliato oggetti contro i poliziotti e sarebbe fuggito. Riconosciuto in viale del Pinturicchio è stato fermato. "La polizia cercava un ragazzo con una maglietta rossa, come quella di Stefano - osserva l'avvocato - Forse generato da questo lo scambio di persona".
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