-Legione Ispanica- / Ultras Roma

Legione Ispanica

Legione Ispanica es un grupo español de la Roma, creado para agrupar bajo una comunidad a todos los romanistas españoles existentes, es un grupo nuevo creado en Septiembre del 2009, formado por apasionados de la Roma de todo el territorio español ( Extremadura, Andalucía, Castilla y León, Cataluña, Comunidad Valenciana, Madrid, etc... ) , con mentalidad ultra pero totalmente apoliticos. Más información: legioneispanicaultras@hotmail.com

¿Qué equipo vencerá el próximo Scudetto? // Che squadra vincerà lo Scudetto?

¿Dónde imaginas a la Lazio la temporada que viene? / Secondo te, dove giocherà la Lazzie l'anno prosimo?

SS Burini 1-2 AS Roma ( Non dimentichiamo ;) )

Rinho-voglia di stringersi un pò - AS ROMA HD

TIFOSO DELLA ROMA ESASPERATO SBROCCA CON UN TIFOSO DELL'INTER... SALAME MILANESE!!!

domingo, 16 de mayo de 2010

Agradecimientos especiales a estos dos campeones: Curci y Rosi


De Rossi: "Con la Tessera del Tifoso non vedremo più un pubblico come quello di oggi"





“La squadra più forte è l’Inter, lo sapevamo prima e adesso – ha detto Daniele De Rossi a Rai Due -Gli abbiamo però dato fastidio fino all’ultimo e ci abbiamo creduto anche un po’. Siamo una grande squadra e lavorando penso che potremo strapparglielo uno presto”. Dove secondo te lo avete perso o non vinto? “C’è un pareggio di differenza, ma non sarebbe veritiero andare a vedere perchè abbiamo vinto anche con un pizzico di fortuna nei derby”.
Gli fanno i complimenti dallo studio e lui “Ero equilibrato anche quando nel 2008 ho contestato ed avevo ragjone. I nostri tifosi? Non gli devo dire niente perché li conosciamo il nostro grande pubblico. Ora forse non vedremo più queste giornate per colpa di assurde leggi”.
Voi romaniquesta scudetto mancato ne avete risentito di più “Non è vero, piangevano come noi anche gente che sono nati migliaia di chilometri lontano”. Totti continuerà a giocare? “certo, e perché no?”.

DE ROSSI A SKY
Come arrivi ai mondiali? “Non riesco a pensarci oggi. Avrei fatto a cambio con cambiasso. Questo verdetto brucia. Giochiamo per vincere e penso che per i prossimi anni se lavoriamo bene tutti quanti potremo essere pronti per vincere qualcosa. Brucia anche ai ventimila che sono venuti. Noi abbiamo qualcosa di diverso e lo può capire solo che sta qui”
Dopo Spalletti cosa è cambiato?“C’è stato uno scossone, io ci rimasi male, ma Ranieri ha motivato bene un gruppo che aveva già tanta qualità”
Cosa è successo poi con le tre sconfitte consecutive?“Tanta differenza li fanno anche gli episodi e mi riferisco anche alle vittorie. Penso che comunque lavoravamo in questa sorta di miglioramento e posizione che nessuno poteva immaginare.”
Il prossimo anno questa squadra è in grado di tenere testa fino alla fine all’Inter?“Secondo me lo era anche l’anno scorso. Milan e nter hanno grandi risorse che noi non abbiamo, eppure noi siamo sempre lì”

Totti in lacrime: «I tifosi della Roma sono unici»





Il capitano giallorosso: «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo dato tutto quello che avevamo. È il momento di ringraziare i nostri sostenitori ancora una volta, perché non è mai abbastanza. Le emozioni di questa stagione sono da dedicare interamente a loro. Sono speciali»

ROMA, 16 maggio - I tifosi giallorossi, più di ventimila presenti al Bentegodi di Verona, oggi hanno comunque ringraziato la squadra per la cavalcata fatta in questa stagione che si è chiusa oggi con la vittoria dello scudetto da parte dell'Inter. Totti, dal suo sito internet, decide di ringraziare proprio quei tifosi che sono stati vicini alla squadra fino alla fine. «Sono unici - scrive il capitano giallorosso - loro sono il vero cuore della Roma. Loro sono la Roma. Grazie». Il numero dieci giallorosso, che in lacrime è andato sotto la curva occupata proprio dai romanisti, ha voluto dedicare a loro l'intera stagione. «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo dato tutto quello che avevamo. È il momento di ringraziare i nostri sostenitori ancora una volta, perchè non è mai abbastanza. Le emozioni di questa stagione sono da dedicare interamente a loro. Sono tifosi speciali, anzi unici».

I tifosi giallorossi invadono Fiumicino: la squadra arriverà alle 20.15


Sono già circa cinquecento i tifosi giallorossi accorsi all'aeroporto di Fiumicino per salutare la squadra romanista di ritorno da Verona. Un'invasione per ringraziare la squadra, dopo una stagione esaltante, nonostante lo scudetto abbia preso la via di Milano

18.15 Sono circa duecento i tifosi accorsi all'aeroporto. Cori per la squadra, su tutti l'ormai celebre "Voglia di stringersi un po'" sulle note di "maledetta primavera" e "Campo Testaccio". Cori, anche, contro la Lazio e contro Balotelli.

18.30 Sono circa 400 i tifosi presenti

18.45 La folla che sta intasando la zona antistante all'aeroporto e che sta intasando il traffico di chi parte e chi rientra, si sta spostando verso la zona CargoCity.

viernes, 14 de mayo de 2010

MERCATO ROMA, GIUSEPPE ROSSI L´ULTIMA IDEA DI RANIERI

In attesa di conoscere l'esito di un campionato che deve scrivere ancora l'ultima pagina, è già iniziata la caccia al dopo-Toni. Dopo il messaggio di ieri dell'attaccante, in molti pensano all'addio. Se però l'attaccante dovesse alla fine rimanere a Trigoria, potrebbe comunque arrivare un attaccante. Un giocatore con caratteristiche differenti. Ranieri stima moltissimo Giuseppe Rossi, seconda punta del Villarreal, con il quale ha costruito la salvezza del Parma nel 2006-2007. A frenare un'eventuale trattativa, il costo dell'attaccante che si aggirerebbe intorno ai 15 milioni. Se però Rossi dovesse partire per il Sudafrica con gli azzurri di Lippi e incantare nella manifestazione iridata, il costo crescerebbe inevitabilmente. Prima di fare passi in questo senso, la Roma dovrà monetizzare le cessioni dei brasilini Doni e Baptista. Sperando, in questo caso, che il mondiale rappresenti un valido alleato.

(Sky Sport)

Curva-Tifo Samb ( Sambenedettese ). Amicizia con la Curva Sud





RANIERI E LA ROMA VERSO IL RINNOVO DEL CONTRATTO

Claudio Ranieri e Rosella Sensi si incontreranno presto per il rinnovo del contratto che verrà allungato di altri due anni, dal 2011 al 2013, e ritoccato verso l'alto: il tecnico giallorosso percepirà fino a 2 mln di euro a stagione. Chiara quindi la volontà dell'ex allenatore della Juventus di sposare il progetto della Roma e rifiutare le reiterate proposte della Nazionale.

(Calciomercato.it)

INTER, BUFERA SU ETO´O, UNA RAGAZZA LO ACCUSA: ´VUOLE COSTRINGERMI AD ABORTIRE´

“Se non abortisci ti uccido quando torno a Milano, tu ed io siamo africani e sai bene noi in Camerun cosa facciamo alle donne che non vogliono abortire”. Questa l’agghiacciante accusa lanciata da una ragazza senegalese all’indirizzo di Samuel Eto'o, attaccante dell’Inter, in una lunga intervista a Il Giornale. Noi vi riportiamo semplicemente le parole della giovane in attesa di eventuali repliche e smentite del bomber nerazzurro.

Una confessione lunga che si apre con i dettagli con cui i due si sarebbero conosciuti: “Risiedo a Milano dal 2006, ho intrapreso l’attività di commessa, ma per merito della mia statura e del mio aspetto fisico svolgo anche l’attività di indossatrice. Durante l’autunno 2009 sono stata invitata da certi amici ad una cena al ristorante marocchino Yakut, in quell’occasione mi è stato presentato un giovane di origini camerunensi da poco venuto a Milano dalla Spagna. Questa persona mi ha rivelato che era un famoso calciatore acquistato dall’Inter, si è presentato col nome di Samuel Eto’o. Agli inizi di gennaio 2010 ho ricevuto una telefonata, Samuel mi ha chiesto di uscire con lui quella sera stessa. Siamo andati al bar dell’hotel Bulgari per prendere un aperitivo. Da quella sera ha iniziato a telefonarmi con insistenza; il quarto incontro si è verificato un mercoledì dopo una partita disputata a San Siro, era molto tardi, ha insistito per non uscire e si è autoinvitato a casa mia. Ad una mia precisa domanda mi ha risposto di non essere sposato, di non avere figli e nessun legame sentimentale. Quella sera abbiamo per la prima volta fatto l’amore. Da allora abbiano iniziato a vederci almeno un paio di volte alla settimana. Gli incontri erano da me oppure a casa sua in via Spiga, il suo citofono non porta nessun nome ma solo il numero 6. Samuel non aveva mai voluto usare il profilattico nonostante le mie raccomandazioni”.

Questi alcuni passaggi dell’intervista, che poi assume toni ben diversi quando la ragazza - che da poco avrebbe scoperto di essere incinta - spiegherebbe la reazione del calciatore: “Il 6 aprile alle ore 14 ho chiamato Samuel che stava in Spagna per rendergli nota la mia gravidanza. Mi ha risposto infastidito di non avere tempo. Subito mi ha intimato con parole dure di abortire perché questo figlio non doveva nascere, gli ho spiegato che sono musulmana e la mia religione non ammette l’aborto, oltretutto non volevo uccidere il mio bambino. Samuel ha replicato: guarda che devi fare quello che ti dico perché ho già 4 figli e non posso mantenere un altro bambino. Sono rimasta sbalordita da questa notizia". Il 9 aprile Eto’o, sostiene la donna, torna all’attacco: “Tu mi tratti come fossi uno scemo inventando molte scuse pur di non abortire. Devi fare quello che ti dico, non mi fare arrabbiare. Tu hai la testa dura che non ti funziona ma se non abortisci te la taglio”.

L’ultima telefonata, la più dura, sarebbe invece piuttosto recente (domenica 2 maggio, alle ore 11,47): “Se non abortisci ti uccido quando torno a Milano, tu ed io siamo africani e sai bene noi in Camerun cosa facciamo alle donne che non vogliono abortire, posso sempre scappare via dall’Italia. ‘Non mi devi cercare mai più, sai che non sono un senegalese io’, alludendo al fatto risaputo che i cittadini del Camerun sono notoriamente molto violenti e duri al contrario del popolo senegalese”.

“Tale registrazione - conclude la ragazza nell’intervista a Il Giornale - è disponibile per chi la volesse ascoltare. Specifico di non tollerare simili sopraffazioni perché voglio sentirmi libera di determinare il destino mio e di mio figlio. Non accetto che Samuel Eto’o possa impormi la sua volontà per costringermi ad abortire”.

(Eurosport)

MOURINHO: ´RANIERI È STATO IPOCRITA´

L'allenatore dell'Inter Jose Mourinho in un'intervista concessa al settimanale Panorama, esprime un pesante giudizio su Claudio Ranieri e sul calcio italiano: "La prima cosa che penso è che Ranieri sia stato ipocrita. Fa i complimenti a me e all'Inter prima della partita contro la Roma, poi alla fine della partita e alla vigilia della giornata di campionato dice quello che ha detto (riguardo l'affermazione di Ranieri che aveva definito le dichiarazioni di Mourinho "bombe ad orologeria" ). La seconda cosa che penso è che sia stato quello che noi in Portogallo diciamo così: lanci la sabbia in aria per non far vedere niente agli altri". Fumo negli occhi in Italia: "Esatto, quella cosa lì. Vogliono creare l'atmosfera". Un modo per mettervi in difficoltà? "Chissà, sì. Possibile. Ma noi siamo tranquilli".

INTER, ORIALI: ´MEZZAROMA HA SURRISCALDATO L´AMBIENTE´

"Ha detto che avremo gli occhi di tutto il mondo addosso, ma io aggiungo che sarà così anche a fronte di quello che ha dichiarato. Mezzaroma ha surriscaldato l'ambiente e poteva evitarselo". Lele Oriali, intervistato da Bruno Longhi, ci va giù duro e bacchetta il presidente del Siena: "Possiamo vincere lo scudetto - continua -, ma la partita, dopo le parole di Mezzaroma, è diventata delicata". Poi su Mou: "Il suo futuro lo deciderà lui".
A qualche metro dall'ultimo ostacolo, l'aria che si respira non è quindi delle migliori. E la colpa, stando almeno a Oriali, non è certo dell'Inter. A Siena, dove i nerazzurri proveranno a vincere il quinto titolo di fila contro la "sparring partner" degli ultimi anni, ci sarà quindi da sudare: "Ovviamente - dice Oriali - io mi auguro che alla fine il risultato sia positivo. Abbiamo la possibilità di vincere lo scudetto, è l'ultima partita di un campionato molto bello, molto combattuto tra Inter e Roma e spero di poter festeggiare. Al di là di come andrà a finire, la squadra di Ranieri merita un applauso, perché ha disputato un campionato strepitoso. Per quanto ci riguarda andiamo ad affrontare una squadra già retrocessa, ma stando alle dichiarazioni del suo presidente (Mezzaroma, ndr), sarà una partita delicata. (Mezzaroma) ha dichiarato che avremo tutti gli occhi del mondo addosso, che tutti guarderanno Siena-Inter, ma io aggiungo che guarderanno Siena-Inter anche a fronte delle dichiarazioni che lui ha fatto e che forse poteva risparmiarsi".
Ma come mai nessuno parla di Chievo-Roma?
"Non se ne parla - continua Oriali -, sembra che sia scontato che la Roma vinca con il Chievo, ma io non credo. Noi li abbiamo affrontati domenica scorsa e ci hanno dato del filo da torcere. Di conseguenza non è così scontato il risultato di Verona così come non è scontata la nostra vittoria a Siena".
Le motivazioni in questi casi fanno la differenza...
"Noi abbiamo motivazioni importanti - spiega -, vogliamo continuare a vincere come abbiamo fatto negli ultimi anni. Certo, troveremo un ambiente surriscaldato e se ne poteva fare a meno...".
Mourinho resterà all'Inter anche nella prossima stagione?
"Non so - ammette Oriali -, deciderà lui alla fine del campionato parlando con il presidente. Personalmente mi auguro che resti per continuare a portare in alto l'Inter come ha fatto in questi due anni. Mancava solamente l'ultimo tassello a livello europeo e lui l'ha aggiunto...".

(Sportmediaset.it)

TONI TRA SOGNO E SALUTI: ´GRAZIE ROMA E ARRIVEDERCI´ MEXES, LACRIME E FIDUCIA: ´CI CREDO´

Verona è sempre più vicina. Roma e la Roma si preparano agli ultimi novanta minuti di una stagione esalta tante, ma che rischia di lasciare il ricordo di una (grande) occasione persa. Tra due giorni Ranieri e i giocatori staranno già respirando già l’aria intorno al Bentegodi. Qualcuno, però, guarda oltre. E, in attesa di sapere chi metterà la ruota davanti all’arrivo di domenica, sembra passare direttamente ai saluti.

ARRIVEDERCI ― Avvio devastante. Media di un gol ogni centoquindici minuti dall’esordio di Cagliari alla rete del delirio contro l’Inter, il 27 marzo. Poi, più nulla. Un digiuno lungo sei gare e trecentocinquantadue minuti (recuperi esclusi). Oggi l’attaccante ha lanciato un messaggio dal proprio sito internet dal sapore di addio: «Ringrazio tutto lo staff romanista per la splendida accoglienza e la fiducia incondizionata. Un grazie di cuore ai miei compagni di squadra e a tutti i tifosi romanisti per il calore e l'affetto dato sin dal primo giorno. Grazie Roma, nella speranza che sia solo un arrivederci». Un addio? Forse. In realtà, decisioni non ne sono ancora state prese. A Trigoria sono contenti del rendimento di Luca. Meno del costo di un eventuale riscatto, tra ingaggio e cartellino. Persone vicine a Toni hanno letto le sue parole come un ‘saluto all’ambiente da parte di un giocatore in prestito che vorrebbe restare ma non ha certezze’. A qualcuno, è sembrato qualcosa di più. Toni, intanto, ha dovuto rinunciare al mondiale. Anche per questo, di tempo per intavolare una trattativa ― fanno sapere ― non ne manca.

LACRIME E SOGNI ― Non solo saluti, però. Perché Luca ha anche voluto guardare avanti, nel bilancio di (fine?) avventura. «Ci siamo tolti delle belle soddisfazioni! E chissà... non succede, ma se succede...», ha scritto sul proprio sito. Un messaggio di fiducia condiviso da Mexes, che alla presentazione di un nuovo supermercato ha mostrato fiducia: «Ce la metteremo tutta, ci crediamo dalla prima giornata, andremo avanti fino alla fine seguendo il nostro sogno». Philippe è tornato anche sulle lacrime del dopo Roma-Samp. «Spero che si trasformino in un sorriso domenica». Un sorriso Phil lo mostra anche riguardo al proprio futuro: «E’ tutto chiaro, non ci sono problemi. Un addio? Non è vicino. E con Ranieri ho un rapporto splendido come tutti i miei compagni».

VERSO VERONA ― Sempre meno dubbi. Tutti, ad eccezione dello squalificato Riise, vogliono arrivare a Verona pronti per scendere in campo. Sta facendo di tutto per esserci Pizarro, alle prese con il solito fastidio al ginocchio e con una botta al collo del piede subita martedì in allenamento. Anche stamattina allenamento a parte. Ad oggi, il cileno non sarebbe della gara. Ma con tre giorni a disposizione, Ranieri ― che oggi ha sottoposto la squadra ad un allenamento particolarmente intenso ― è convinto di poter contare su di lui. Non ci sono problemi, invece, per Totti, rimasto a lavorare all’interno del Bernardini. Per lui, palestra e fisioterapia. Ma da Trigoria fanno sapere come non sia scattato nessun allarme per Francesco, che quindi guiderà l’attacco romanista, sostenuto da Menez e Vucinic. Resterà ancora a guardare Toni. Almeno in avvio. Anche per questo, forse, sembra già l’ora dei saluti.

VERSO VERONA CON IL DUBBIO PIZARRO LA SQUADRA IN CORO: ´DOBBIAMO CREDERCI´

Sono giorni di attesa quelli che si vivono a Trigoria. Si aspetta domenica, si aspetta di vedere se il miracolo accadrà oppure se questa stagione verrà ricordata come una delle più emozionanti e positve della storia romanista sempre però con quell’amaro in bocca, tipico di chi ha visto svanire un grande traguardo proprio a pochi metri dall’arrivo. Mentre tutto il gruppo sta cercando di mantenere alta la concentrazione escono già le prime liste dei convocati per i Mondiali in Sud Africa, a cui manca poco più di un mese. C’è chi è rimasto deluso per non essere stato chiamato oppure chi è felice per aver coronato un sogno. Un caso su tutti quello di Perrotta che sperava in una chiamata di Lippi dopo una stagione veramente straordinaria e che invece a Giugno vivrà i Mondiali da semplice spettatore.

CREDERCI - La Roma non vuole mollare. Lo si capisce da come la squadra è scesa in campo in queste ultime partite in cui gli uomini di Ranieri hanno sempre lottato cercando di mettere pressione sull’Inter. Ci credono tutti all’interno della Roma nonostante le possibilità di assistere ad un ribaltone domenica siano davvero risicate. Ci crede anche David Pizarro, sempre l’ultimo ad arrendersi in campo: “Noi siamo coscienti che è molto difficile. Per noi è importante vincere domenica e poi sperare.” Al centrocampista cileno fanno eco le parole dei due brasiliani giallorossi, Julio Baptista e Juan che, oltre a Doni, sono stati chiamati dal Ct Dunga per la spedizione mondiale dei verdeoro: “Ancora una settimana con la Roma per cercare di vincere lo Scudetto e poi ci sarà il Mondiale”. Insomma se Ranieri dopo Roma-Samp voleva dei giocatori motivati ha sicuramente trovato nell’ambiente giallorosso terreno fertile per cercare di raggiungere quel sogno che ormai sembra lontano ma che con un pizzico di fortuna potrebbe diventare realtà.

DUBBIO - Oltre ad aspettare a Trigoria la Roma continua ad allenarsi per preparare al meglio gli ultimi novanta minuti della stagione. A preoccupare il tecnico Ranieri è sempre David Pizarro che ieri ha abbandonato anzitempo l’allenamento per una botta la collo del piede ed oggi ha svolto semplicemente del lavoro differenziato. Oggi il Peq non ha mai toccato il pallone ma lo staff sanitario giallorosso è molto ottimista sul suo possibile utilizzo nell’appuntamento al Bentegodi a cui il centrocampista cileno non vuole mancare per nessun motivo come ha sottolineato anche lui stesso: “E’ l’ultimo sforzo, voglio stringere i denti. Poi avrò un mese per risolvere i miei problemi”. Per quanto riguarda il resto del gruppo non ci dovrebbero essere problemi. Vucinic, che ha saltato la sfida con il Cagliari, oggi si è allenato regolarmente e se il dolore alla caviglia continuerà a non persistere anche lui avrà una maglia da titolare contro il Chievo. Tra gli acciaccati risultano anche Cassetti, che oggi ha lavorato a parte ma che a Verona ci sarà, Mexes, fermato da un semplice raffreddore e che domani sarà in gruppo e Julio Baptista, che ha svolto una seduta in palestra per un risentimento ai flessori che non desta particolari preoccupazioni. Ranieri per la trasferta in terra scaligera avrà praticamente tutti a disposizione tutti gli effettivi tranne che John Arne Riise fermato dal giudice Sportivo. Tutti abili e arruolabili, tutti accomunati da una solo imperativo: crederci fino alla fine.

ASCOLTATE FATELO PER GABRIELE SANDRI

Il coraggio di un Capitano. By: Rino Gennaro Di Gianni

Prima parte:

Seconda parte:

miércoles, 12 de mayo de 2010

Gabbo-Cucchi...A.C.A.B.!!!



Justicia para Stefano Gugliotta // Giustizia per Gugliotta // ACAB FOREVER!!!







PRIMERO GABBO, DESPUÉS CUCCHI, AHORA GUGLIOTTA, INFAMESSSSSSSSSSSSSSS, SIERVOS DEL ESTADO, MALDITOS, JUSTICIA YAAAAAAA!!!!!!

MARIA SENSI: ´ COMUNQUE VADA ABBIAMO ROVINATO LA FESTA ALL´INTER´

Ieri sera nel corso della festa del Roma Club Ministero della Difesa-UTR, è intervenuta il Cosigliere della As Roma , la signora Maria Sensi che ha parlato della corsa scudetto e della scaramanzia che accompagnerà l'ultima sfida contro il Chievo Verona:

"Porto i saluti di mia figlia che lavora tutto il giorno e almeno la sera ha piacere di mettere la figlia a letto. Questa settimana stiamo in silenzio e tranquilli. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e per questo dico che comunque vada abbiamo vinto. Domenica avevano tutto pronto per il roma club...poi è successo quello che è successo e gli abbiamo rovinato la festa!"

ALLENAMENTO ROMA: PIZARRO-STOP PER UN COLPO AL COLLO DEL PIEDE I TIFOSI: ´TROPPI CALCI HA PRESO TOTTI´





Torna in campo la Roma per preparare gli ultimi novanta minuti di una stagione su cui manca ancora la parola fine. Gruppo in campo alle 15 in punto, sotto il cielo grigio di Trigoria.

La squadra inizia il riscaldamento. Regolarmente in gruppo Vucinic e Cassetti, che svolgono regolarmente la seduta. Presente anche il tecnico Claudio Ranieri, nonostante alcune fonti lo segnalassero in arrivo in Piazza del Gesù per un evento dell'ABI.

Assente il solo Baptista.

I tifosi presenti, sulla scia della polemica interminabile per il fallo di Totti su Balotelli, espongono uno striscione per tutelare il capitano: "France' troppi te nje hanno dati a te de calcioni... ma non rompete i co... scusate, i Maroni".
Pizarro si ferma dopo circa mezz'ora di allenamento. Il cileno fermato da un colpo al collo del piede destro, ferma in panchina. Pizarro si ferma a colloquio con Ranieri e il medico sociale della Roma mostrando il problema. Il piede viene fasciato.

Il tecnico divide il gruppo in quattro schieramenti.

VERDI: De Rossi, Motta, Citro, Mexes e Menez.
BIANCHI: Djeme, Toni, Malomo e Brighi.
ROSSI: Andreolli, Totti, Tonetto, Vucinic, Taddei.
GIALLI: Riise, Faty, Perrotta, Juan, Cassetti.

Vucinic abbandona l'allenamento con alcuni minuti di anticipo per tornare direttamente negli spogliatoi. Qualche istante dopo anche Riise lascia il gruppo.

Alle 16.30 Ranieri fischia la fine della seduta tecnica.

TOTTI: ´ TUTTO CIÒ CHE AMO PIÙ AL MONDO È A ROMA´

Francesco Totti dal suo sito ufficiale ringrazia il Coni per il premio che gli è stato attribuito recentemente per aver dedicato tutta la sua carriera alla Roma:
"Voglio ringraziare il Coni per il premio che mi ha recentemente attribuito. Trovo particolarmente significativa la motivazione del riconoscimento: l'aver legato la mia intera carriera alla città di Roma. E' un senso di appartenenza che negli anni mi ha contraddistinto e che mi ha dato forza. Tutto ciò che amo di più al mondo è qui. Anche ora, in questa settimana, sto concentrando le mie energie per preparare la meglio la partita di domenica contro il Chievo: sarà la conclusione della nostra stagione e il mio unico pensiero in questo momento è mettercela davvero tutta per la maglia e per i nostri tifosi!"

(francescototti.com)

MEZZO BENTEGODI SARÀ GIALLOROSSO

Il Romanista- Scudetto. La sola parola incute una specie di timore reverenziale. Se non temete la scaramanzia, se avete il fegato di pronunciarla, continuate pure a leggere. La Lega Calcio dovrebbe ufficializzare oggi il cerimoniale per lo Scudetto. La coppa sarà alzata lì per lì. Seduta stante. Sul posto. Siena o Verona, per Via Rosellini è lo stesso. Saranno allestiti due palchi identici per la consegna. Zanetti o Totti riceveranno la coppa da due importantissimi rappresentanti di Lega Calcio (immaginiamo: il presidente Beretta da una parte e il direttore generale Brunelli dall’altra) e Tim. Credeteci. Crediamoci. Roma ci crede. Di più: ci crede tutta l’Italia romanista. Sono stati loro, i tifosi della Roma sparsi nel Nord, a far lievitare sensibilmente (e un po’ sorprendentemente) il dato sulla prevendita. Ieri, biglietteria del Chievo ha registrato un autentico boom al botteghino. Alle 18.30, erano stati venduti 11.475 biglietti. Ovvero, circa quattromila in più del giorno precedente. Incredibile. Considerate che poco più di 7.000 sono di settore ospiti. Di Curva Nord. Gli altri sono posti di Tribuna Superiore Est e Ovest. A Verona dicono che ci sono ancora poco più di duemila biglietti. Costano 42 euro e sono in vendita - attenzione: fino a venerdì - nelle filiali del Lazio del Credito Bergamasco, della Banca Popolare di Lodi, della Banca Popolare di Novara e Banca Popolare di Verona. Fuori dal Lazio, ma solo nelle agenzie della Banca Popolare di Verona, e sempre fino a venerdì, si possono acquistare Poltrone (50 euro) e Poltronissime (95). Qui, di posti ce ne sono a volontà.
Rivediamo le stime: saremo quindicimila? A questo punto, è strapossibile. I romanisti ci credono, perché è la Roma a crederci. Ranieri per primo.Che in un passaggio di una lettera indirizzata all’Associazione Bancaria Italiana, l’Abi, ha scritto: «Il prossimo anno andremo in Champions League entrando dalla porta principale e disputeremo la Supercoppa, questo vuol dire che siamo uno dei club protagonisti del calcio internazionale. Ma una cosa dobbiamo fare tutti insieme, sostenere al di là dei fatti economici propri di un’azienda, i valori del calcio e dello sport. Il sogno (Ranieri lo scrive tutto maiuscolo: SOGNO, ndr) che la Roma ha regalato ai suoi sostenitori non può toglierlo nessuno. La forza aggregante che ne scaturisce è fortissima». All’Abi, abituata alla spenta rigidità delle cifre con tanti zeri, Ranieri contrappone il calore romanista: «Il calcio - sottolinea - è lo sport più influente del mondo; avete calcolato che è seguito da un miliardo e ottocento milioni di spettatori che alimentano un business all’altezza dei maggiori settori produttivi. Tutto questo è vero. Ma il calcio, senza un sogno, non va in paradiso».

martes, 11 de mayo de 2010

Roma-Cagliari_2-1_Totti_Totti_by Corederoma.avi

Clip Francesco Totti (Emozionale) RomaChannel

Legione Ispanica - Tifosi della Roma

La Legione Ispanica intenta establecer amistad a través de Facebook con la web de www.tifosidellaroma.com


Sería uno más de nuestros banners publicados al final de nuestro blog, con los cuáles estableceríamos publicidad mútua.




*Acaban de contestar, únicamente nos publicitarán siempre y cuando nosotros escribamos articulos para ellos, puesto que son sus normas por asi decirlo, es una web donde según ellos todos tienen que participar, si alguien quiere escribir para ellos o cualquier cosa un email a legioneispanicaultras@hotmail.com

Videotifo Roma-Cagliari


In 10000 a Verona per sognare


IL ROMANISTA (D.GALLI) – Curva Nord vecchie maniere. Curva Nord di Verona, naturalmente. È il settore ospiti romanista per la trasferta di Chievo. E per un giorno, per un pomeriggio di fine primavera, domenica, sarà il nostro rifugio. La nostra casa. I biglietti sono terminati ieri, erano circa 7200. Calma: ce ne sono almeno altri 2700 di Tribuna Est. La disponibilità? Immediata, basta pagare 42 euro. Tutti a Verona. Andateci come vi pare. Ma andateci. Quando dopo il quarto d’ora più lungo della nostra vita era terminato, e il battito cardiaco si era regolarizzato, è stato lo stesso Ranieri a sollecitare l’invasione: «Spero che ci seguano numerosi. I nostri tifosi sono speciali. Ci danno un qualcosa in più». Simpatico aneddoto. Ancora prima che Totti facesse ammutolire il Tardini, la responsabile della biglietteria del Chievo aveva contattato la Roma. «Non c’è problema, vi diamo tutto il settore ospiti». La risposta di Trigoria è stata: «Sì, per il primo giorno vanno bene…». La Roma sapeva benissimo che l’intero catino della Nord del Bentegodi non sarebbe stata bastato. A Verona hanno concesso, allora, anche il resto. Prima la Tribuna Est. Poi, ma solo se servirà, pure la Tribuna Ovest. «Perché anche i nostri tifosi vorrebbero vedere la partita», spiegavano venerdì scorso dalla sede del club veneto. Tribuna Est, dicevamo. La capienza è di 3214 posti.
Finora ne sono stati venduti circa 500. I tagliandi possono essere acquistati fino a venerdì – spiega il Chievo in una nota – esclusivamente nel Lazio «presso le dipendenze del Credito Bergamasco, Banca Popolare di Lodi, Banca Popolare di Novara e Banco Popolare di Verona». Costano 42 euro l’uno, che diventano 30 per donne, over 60 e under 18. I minori di 14 anni, addirittura, pagano solo 10 euro. Se dovesse finire anche questo settore, il Chievo sbloccherebbe la prevendita anche della Tribuna Ovest, per altri tremila e rotti posti. Fuori dal Lazio – e magari l’informazione è preziosa per chi vive lontano da Roma – possono essere comprati nelle agenzie del Banco Popolare di Verona solamente i tagliandi di Poltrone e Poltronissime. Ma il prezzo lievita. Per le prime bisogna spendere 50 euro, per le seconde addirittura 95. Si fa, per carità. Si fa, specie pensando a dove stavamo il 28 ottobre 2009 e a dove siamo ora: due punti sotto il Paradiso. Metti conto che Riise abbia azzeccato la previsione…

(www.tifosidellaroma.com) Piccoli record : ieri 2408 tifosi ci hanno visitato



Non è assolutamente un motivo di vanto perchè avere 2400 visitatori in un giorno non ci proietta nella top ten dei siti che trattano l’argomento Roma, forse nemmeno nella top 20 ma per noi che esistiamo da 3 mesi è fonte di grande soddisfazione.
Noi non siamo e non vogliamo diventare una testata giornalistica, siamo un semplice blog che fa scrivere tutti i tifosi che lo vogliono e volevamo condividere con noi questa giornata felice.
Forza Roma sempre e grazie a tutti

Juan : “Stavolta vinceremo noi”


ESPN BRASIL – Il centrale brasiliano della Roma è ancora fermamente convinto di poter vincere il campionato: “E’ il momento di vivere con tranquillità questa settimana per raggiungere la giusta concentrazione. Lo so che non dipende solo da noi, ma io sono fiducioso che tutto andrà per il verso giusto. Ieri abbiamo dimostrato di non voler arrenderci e di giocarci tutto fino all’ultimo secondo. La Roma farà la propria parte, poi vedremo se avremo un po’ di fortuna con il risultato che uscirà fuori da Siena“.
Poi con la mente torna alla cavalcata di due anni fa spera in un epilogo differente: “Vivremo le stesse emozioni di due anni fa, ma il risultato finale sarà diverso…”

lunes, 10 de mayo de 2010

Totti es castigado con cuatro partidos


El capitán de la Roma, Francesco Totti, fue suspendido con cuatro partidos por su agresión al delantero del Inter Mario Balotelli durante la final de Copa Italia.
En el choque contra el Inter, el capitán romanista persiguió a Balotelli por el campo para terminar dándole una patada por detrás, lo que provocó su expulsión directa.
El juez deportivo escribió motivando la sanción, que Totti tuvo "un comportamiento incorrecto ante un adversario" ya que "en el minuto 43 del segundo tiempo, durante una acción de juego sin el balón presente, agredió intencionalmente a un adversario".
El número 10 romanista pidió perdón por su gesto en una carta en el diario "Corriere dello Sport", pero añadió que lo hizo porque el delantero 'interista' había insultado a la ciudad de Roma y a un "pueblo entero".
Por su parte, Balotelli, italiano de origen ghanés, aseguró que el capitán "gialloroso" le había proferido insultos racistas durante el encuentro, en el que el Inter se hizo con la Copa Italia al ganar 1-0.
Durante el encuentro, Totti, que entró en la segunda parte, apareció desde el principio muy nervioso y ya había dado una patada en la cabeza al brasileño Thiago Mota, mientras éste se encontraba en el suelo, y que el árbitro no vio.
Así como, tras agredir a Balotelli, el capitán romanista como remate también le dio con la bota en la cabeza.
Totti firmó el domingo una brillante actuación al marcar los dos goles del Roma, uno de ellos de penalti, que dieron la vuelta al resultado y permitió que el Roma siga esperando en ganar la liga.

STEFANO GUGLIOTTA LIBERO!


Scambiato per un ultrà, picchiato dalla polizia e rinchiuso in carcere, in una cella d'isolamento, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. È successo mercoledì scorso dopo la finale di Coppa Italia, a pochi passi dallo stadio Olimpico. "Un pestaggio gratuito, frutto di un marchiano errore", secondo i familiari di Stefano Gugliotta, 25 annTutto è successo in una manciata di minuti. Stefano era uscito per andare a festeggiare il quindicesimo compleanno del cugino in un pub a 400 metri da casa sua. Alle 23 e 45 è arrivato davanti al locale "Regina di cuori" di viale Pinturicchio. Ma era chiuso. Così Stefano, che portava sul suo scooter anche un amico, ha fatto inversione, per tornare indietro. A questo punto un agente si è avvicinato e, a quanto si sente dal video girato dai residenti, si è rivolto a lui dicendo: "Che fai? Guardi? Che state a fa'?". Subito il primo schiaffo. Stefano ha reagito chiedendo al poliziotto perché lo avesse colpito e in un attimo è stato accerchiato e preso a manganellate da un gruppo di agenti in tenuta anti-sommossa. "Aiuto, aiuto, ma che state facendo?", ha gridato il ragazzo.

Qualcuno dai palazzi ha urlato: "Basta, siete in venti contro uno, lasciatelo stare". Poi il filmato si interrompe. Quel che è successo dopo lo racconta il papà del ragazzo, Mario. "Stefano è stato portato dentro lo stadio con una camionetta e lì lo volevano costringere a firmare un foglio in cui non accettava il soccorso sanitario. Mio figlio ha messo la crocetta su "accetto". Poi l'hanno trasportato in carcere". E ieri mattina il gip ha convalidato l'arresto. "Ho visto mio figlio in pessime condizioni - ha dichiarato la signora Gugliotta - aveva la testa aperta, il sopracciglio spaccato, due denti spezzati. Mi ha detto: "Mamma devo rimanere qui ancora qualche giorno, ho paura di non farcela ad arrivare a lunedì, sto male".

Secondo la questura Stefano Gugliotta ha partecipato agli scontri dei tifosi. Armato di un bastone - "ma era una stampella dell'amico infortunato che era con lui sul motorino, secondo il difensore Cesare Piraino - ha scagliato oggetti contro i poliziotti e sarebbe fuggito. Riconosciuto in viale del Pinturicchio è stato fermato. "La polizia cercava un ragazzo con una maglietta rossa, come quella di Stefano - osserva l'avvocato - Forse generato da questo lo scambio di persona".

CURVA SUD, CONFERENZA ANTI-TESSERA

Una conferenza stampa per dire no alla tessera del tifoso. La dovrebbe indire in settimana la Curva Sud. Nel mirino dei gruppi della Sud c’è l’As Roma Club Privilege, la carta che dalla prossima stagione sarà indispensabile per abbonarsi alla Roma.

I gruppi ultras stanno portando avanti questa battaglia da mesi. Lo scorso 14 novembre, la curva romanista ha partecipato alla manifestazione nazionale indetta contro la tessera dal movimento ultras. Quando la Roma ha annunciato l’adesione al progetto sulla carta, varato dal Viminale, la Sud ha espresso pubblicamente il proprio dissenso con un comunicato. «I gruppi della Curva Sud - si spiega in una nota – rendono nota la loro più ferma opposizione a questo scellerato progetto meramente economico. Ciò non significa però che che la passione ed il calore che sempre hanno contraddistinto la Curva Sud verranno mai meno: ove possibile sentirete parlare ancora di noi. Sempre presenti mai fidelizzati».

SIAMO QUI PER VOI - rispetto per gli ultras

Sì, siate maledetti! TG3 9 5 10

Vídeos AS Roma vs Cagliari





Roma Cagliari 2-1 - I gol di Totti ed il finale in famiglia

domingo, 9 de mayo de 2010

Totti aplaza el alirón del Inter en la Liga




Bronca total entre Ranieri y Mourinho

Los dos entrenadores han utilizado a los medios de comunicación para atacarse. El Inter ganó el pasado miércoles a la Roma en la final de Copa y los dos equipos se juegan el título de Liga en las dos últimas jornadas.

Después de verse las caras en la final de la Copa Italia el pasado miércoles, los entrenadores del Inter y la Roma, José Mourinho y Claudio Ranieri, respectivamente, encendieron este sábado una nueva mecha en la rivalidad entre ambos clubes al protagonizar un auténtico enfrentamiento dialéctico.

Ambos técnicos aprovecharon los medios de comunicación para dedicarse ciertas lindezas que dan muestra de la tensión que vive el campeonato futbolístico italiano a dos jornadas del final, sobre todo ante la posibilidad de que el Inter gane mañana su segundo título de la temporada, quedando nuevamente por delante de la Roma.

En una conferencia de prensa este sábado, Ranieri abría la veda sin referirse directamente al técnico portugués, pero aludiendo claramente al tipo de fútbol y a las "bombas de relojería" que, según él, lanza Mourinho, quien debe responder ahora además ante el comité de disciplina italiano por insinuar que la Roma puede pagar al Siena en la última jornada para conseguir que gane al Inter.

"Yo recorro otros caminos, soy distinto: me gusta el respeto y doy respeto. Aquí en Italia se cambia demasiado. No sé dónde nos llevará este camino", dijo Ranieri. "Es demasiado fácil motivar, sentirse grupo, sintiéndose atacados por todos. A mí me gusta ganar de otro modo, porque el deporte es un vehículo importante para la sociedad italiana y para lo positivo que debería ser. Haciéndolo de este modo son todo bombas de relojería y a mí esto no me gusta. Soy un hombre de fútbol, al que le gusta hablar de fútbol", añadió.

El entrenador de la Roma se refirió además a la expulsión del capitán de su equipo, Francesco Totti, en la final de la Copa Italia tras propinar una patada al interista Mario Balotelli, de ascendencia ghanesa, gesto por el que se ha criticado mucho estos días al futbolista italiano.

Ranieri dijo que la acción de Totti fue un error que el propio jugador ha reconocido, pero que quien afirma que el capitán romanista es racista es porque no lo conoce: "Todo padre querría a Francesco como hijo. No merece ser denigrado", apuntó.

Respuesta de Mourinho

Tal análisis de las polémicas que rodean a Inter y Roma y que caldean el ambiente estos días, tuvo horas después respuesta por parte de Mourinho, todo en medio de una rivalidad ya incendiada por el hecho de que los seguidores del Lazio (el otro equipo capitalino) celebraran una derrota de su equipo ante los 'nerazzurri' por lo perjudicial que ésta era para los intereses de los romanistas.

El entrenador portugués eligió la página web de su club para responder de este modo a Ranieri: "Hoy se ha hablado de cómo se motiva a los jugadores. Esto se hace todos los días, con el trabajo de grupo, entrenamiento tras entrenamiento. No se hace, sin duda, poniéndoles una película al equipo antes de una final de copa".

"Los jugadores son profesionales serios, no tienen que ser tratados como niños. Nosotros hemos preferido trabajar sobre el campo y hemos estudiado a fondo el Roma y sus puntos débiles. Si antes de un partido pongo al equipo a ver ''Gladiator'', mis jugadores se echan a reír o llaman al médico preguntándole si estoy enfermo", añadió.

Mourinho, quien recriminó el juego duro, propio de "gladiadores", de los hombres de Ranieri el pasado miércoles, afirmó además que no cree ser un fenómeno, pero que ha trabajado mucho para ayudar a su equipo, sin lamentarse de nada y sin tratarles como niños.

"Nunca he dicho que soy un fenómeno, pero sin duda no es mi culpa si, en 2004, después de llegar al Chelsea y haber preguntado por qué cambiaron a Ranieri, me respondieron que querían ganar y con él eso no habría ocurrido nunca. De esto, yo, no tengo en absoluto la culpa", concluyó el siempre mordaz técnico del Inter.

Taddei: "Anche noi avevamo la maglia di Totti sotto la nostra"

Rodrigo Taddei a Roma Channel:
"Ci crediamo fino alla fine. Andiamo a Verona con tutto il rispetto, ma cercando di fare gli ultimi 3 punti del campionato e, chissà, per riuscire a vincere lo scudetto che è il sogno di tutti. Abbiamo affrontato una squadra che se l'è giocata fino alla fine. Questo è lo spirito di ogni squadra che viene a giocare in casa nostra. Avevamo a sensazione che si potesse ripendere la partita. Una gara strana. Però siamo riusciti a vincere che è quellp che volevamo.
Tu sei uno dei romani e romanisti acquisiti.
"Dopo cinque anni ho sempre l'appoggio dei tifosi. Mi fa molto onore. Io cerco di far vedere a loro quello che vorrebbero. Dò sempre il massimo. Ma non solo io. Ognuno cerca di fare il meglio perché la tifoseria della Roma è unica".
Spalletti aveva aperto un ciclo mentre Ranieri ha condotto la squadra per tutta la stagione.
"Penso che dopo tanto tempo con un tecnico diventa un rapporto di amicizia e non professionale. Alcuni confondono questo rapporto. Qualcuno pensa di poter fare quello che vuole. Con Spalletti era sfuggita la situazione di mano".

Rodrigo Taddei in zona mista
Ora pensiamo al Chievo, una gara difficilissima. Dobbiamo pensare a noi e fare i tre punti a Verona. Se può accadere come il 5 maggio 2002? Ripeto, non dobbiamo pensare all'Inter ma fare solo il nostro meglio. Domani riposiamo e poi da martedì comincieremo a pensare al Chievo. Totti? Si è tanto polemizzato su quegli ultimi 5 minuti di gara. Lui ha un nome internazionale, mondiale e la gente ne parla. Oggi ha dimostrato ancora una volta di essere un campione. Tutti i tifosi avevano addosso la maglia di Totti? Anche noi l'avevamo sotto la nostra..

Juan: "Totti razzista? Non esiste proprio, lo conosciamo bene"




Juan in zona mista:

"Almeno siamo arrivati a giocarci tutto all'ultima giornata, come volevamo. L'Inter è ovviamente favorita ma è tutto aperto. Totti razzista? Il problema non esiste proprio per noi, lo conosciamo bene, non esiste".

Roma - Cagliari ... Quì Carlo Zampa!! Sei Grande!!

GRAZIE CAPITANO!!!





L'IMPERATORE NON SI DISCUTE SI AMA!!!

AS Roma 2-1 Cagliari Goals and Highlights

Ultrà Juventus, striscione: “Totti uno di noi”

Gli ultrà della Juventus si schierano con Francesco Totti. “Totti uno di noi”, è scritto su uno striscione esposto in curva Scirea durante la partita contro il Parma: chiaro il riferimento all’episodio del calcio sferrato dal capitano della Roma a Mario Balotelli durante la finale di Coppa Italia. Al calciatore dell’Inter i tifosi bianconeri hanno dedicato il solito coro: “Se saltelli, muore Balotelli”.

sábado, 8 de mayo de 2010

TIFOSO DELLA ROMA ESASPERATO SBROCCA CON UN TIFOSO DELL'INTER... SALAME MILANESE!!!

"Insieme alla Roma per donare la vita" 22 Maggio 2010 Stadio Olimpico - Spot 2010


ROMA, I TIFOSI PER TOTTI: ALLO STADIO CON LA MAGLIA NUMERO DIECI

Tutti allo stadio per la partita contro il Cagliari, vestiti con la maglia numero 10 di Francesco Totti. È questa l'ultima iniziativa dei tifosi della Roma schierati a difesa del loro capitano dopo i fatti della finale di Coppa Italia e decisi a salutarlo (domani è l'ultima in casa della squadra di Ranieri) in modo degno, continuando a cullare anche il sogno dello scudetto. L'iniziativa «tutti allo stadio con la maglia di Totti», che ha già raccolto numerose adesioni, è stata lanciata dall'emittente radiofonica locale Retesport, 'megafono' del tifo romanista, che era stata anche uno degli organizzatori della manifestazione di protesta (pacifica) in via Allegri, davanti alla sede della Figc, dopo Roma-Sampdoria.

DE ROSSI SUONA LA CARICA, PIZARRO TORNA IN GRUPPO

Il Romanista - Il cazzotto della sconfitta in coppa Italia è stato incassato, gli effetti di quel brutto colpo cominciano ad essere metabolizzati. La Roma pare pronta a ripartire per restare aggrappata all’Inter fino all’ultimo. Per non lasciare niente di intentato, per non avere rimpianti. La depressione che era piombata su tutta la Capitale, andando a colpire anche Trigoria, pare essere alle spalle. A dare la nuova carica alla squadra ci hanno pensato prima i tifosi (ieri erano circa in 30 quelli che hanno incitato i giocatori arrampicandosi sui muretti di recinzione del Fulvio Bernardini) e poi De Rossi. Danielino ci vuole provare fino in fondo a tramutare in realtà il sogno scudetto. E ha cercato di trasmettere ai compagni la sua voglia spronandoli uno per uno durante il torello. Quello che si fa in qualsiasi scuola calcio e che fanno anche i campioni. Per chi capitava in mezzo, per chi inseguiva il pallone, c’erano le parole di De Rossi. Insomma la Roma è alla ricerca della giusta concentrazione per la partita di domani con il Cagliari. Contro il quale dovrebbe essere regolarmente al suo posto David Pizarro. Il cileno mercoledì aveva dovuto lasciare il campo dopo un tempo, nonostante lo svantaggio, a causa dei problemi al ginocchio che ciclicamente si ripropongono. Il fatto che Ranieri, che non rinuncerebbe mai alle geometrie del Pek, lo avesse sostituito a metà gara, aveva fatto pensare alla possibilità che la sua stagione si fosse conclusa in anticipo. Tanto più che giovedì Pizarro non si era allenato con i compagni. E invece ieri era regolarmente al suo posto all’interno del gruppo. Con tanto di fratino diverso da quello degli altri nelle esercitazioni tattiche, quando Ranieri gli chiede di fare il jolly giocando alternativamente con una squadra e con l’altra. Unici assenti nella penultima seduta settimanale sono stati Vucinic, Mexes e Cassetti. Quest’ultimo, già squalificato in Coppa, avrebbe comunque saltato la sfida contro i rossoblù sardi per il giallo rimediato a Parma. Eventualmente rientrerà a Verona per l’ultima giornata. Mexes, invece, dopo essere tornato titolare con l’Inter, dovrebbe nuovamente sedersi in panchina. L’assenza teoricamente più allarmante è quindi quella di Mirko, che ha un problema alla caviglia, ma che potrebbe comunque recuperare. Contro il Cagliari conterà solo vincere e per questo ci si aspetta una Roma spregiudicata. I dubbi sull’attacco si scioglieranno solo a poche ore dalla partita, mentre dietro toccherà di nuovo a Marco Motta. Che nel secondo tempo con l’Inter, pur con qualche sbavatura e qualche ruggine dovuta ai pochi minuti giocati nell’ultimo periodo, non se l’è cavata male. Burdisso tornerà al centro assieme a Juan, mentre Riise, al quale si è accesa la spia della riserva, dovrà stringere i denti e dare fondo anche alle ultime gocce di benzina che ha nel suo indistruttibile motore. Oggi alle 10.30 di nuovo tutti in campo, alle 12.30 la conferenza di Ranieri. C’è da fare il pieno di energie nervose per battere il Cagliari e dimostrare all’Inter che non è ancora finita.

ALLENAMENTO ROMA, VUCINIC FUORI RANIERI PROVA TOTTI CON TONI I TIFOSI: ´GRAZIE CAPITANO´

Squadra in campo per la rifinitura in vista del match di domani contro il Cagliari. Da verificare le condizioni di Vucinic e Mexes, assenti ieri per due botte ricevute durante il match contro l'Inter.


A Trigoria, i tifosi della Roma fanno sentitre il loro calore al capitano Francesco Totti, dopo le polemiche di questi giorni. Esposto un manifesto che ritrae alcuni momenti del fallo di Totti a Balotelli davanti al cancello del 'Fulvio Bernardini' con una scritta che recita: "Roma non si tocca. Grazie Capitano". Uno striscione incita la squadra a non mollare: "Roma vinci per noi".

La squadra entra in campo qualche minuto dopo le 10.30 per effettuare il riscaldamento.

Assenti Cassetti e Vucinic. Il montenegrino, assente anche ieri, è seriamente in dubbio per l'impegno di domani all'Olimpico.

Ranieri divide poi il gruppo in due schieramenti per far svolgere circolazione di palla.

VERDI Motta, Mexes, Andreolli, Faty, Brighi, Pizarro, Baptista, Totti, Toni
ROSSI Burdisso, Juan, Riise, Tonetto, Taddei, De Rossi, Perrotta, Cerci, Menez

Ranieri prova Totti e Toni insieme. Vista l'assenza di Vucinic si fa sempre più probabile l'utilizzo della coppia dal primo minuto anche domani all'Olimpico.

Clima disteso, si respira serenità dopo le amarezze della Coppa Italia e le polemiche di questi giorni. Il più divertito Taddei, che sottolinea con degli apprezzamenti vocali i gol realizzati dai compagni.

A seguire, la squadra lavora sulla tecnica individuale.

Allenamento con il gruppo per Mexes. Il difensore, assente ieri per una ginocchiata alla coscia subita contro l'Inter, si allena regolarmente e domani dovrebbe essere a disposizione.

Intorno alle 11.10 inizia la partitella a porte ridotte con gli stessi schieramenti.

Come spesso accade nell'allenamento di rifinitura, Julio Baptista e Cerci si sfidano sui calci di punizione. In porta, arbitro del confronto, il portiere Doni.

Alle 11.30 Ranieri fischia la fine della seduta tecnica. Al termine dell'allenamento rimangono sul campo soltanto Baptista e Doni, uno di fronte all'altro per una sfida sui calci di rigore.

(fine)

Marco Valerio Rossomando

ROMANEWS.EU SEGUE L'ALLENAMENTO IN TEMPO REALE

PROSSIMA PARTITA: Roma-Cagliari (Trentasettesima giornata Serie A, 9 Maggio 2010, ore 15)
INDISPONIBILI: Doni (infortunio alla spalla destra), Vucinic (trauma a una caviglia)
IN DUBBIO: -
SQUALIFICATI: Cassetti
DIFFIDATI: Vucinic, Riise
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Julio Sergio; Motta, Burdisso, Juan, Riise; Taddei, Pizarro, De Rossi; Menez; Toni, Totti
BALLOTTAGGI: Motta/Mexes; Perrotta/Taddei; Perrotta/Menez; Perrotta/Toni.

CONVOCATI ROMA: VUCINIC NON CE LA FA, C´È MEXES

I CONVOCATI GIALLOROSSI PER ROMA-CAGLIARI (domani, ore 15)

1 BOGDAN LOBONT
3 MARCO ANDREOLLI
4 JUAN SILVEIRA DOS SANTOS
5 PHILIPPE MEXES
7 DAVID MARCELO CORTES PIZARRO
10 FRANCESCO TOTTI
11 RODRIGO FERRANTE TADDEI
13 MARCO MOTTA
14 RICARDO FATY
16 DANIELE DE ROSSI
17 JOHN ARNE RIISE
19 JULIO CESAR BAPTISTA
20 SIMONE PERROTTA
22 MAX TONETTO
24 ALESSIO CERCI
27 JULIO SERGIO BERTAGNOLI
29 NICOLAS BURDISSO
30 LUCA TONI
33 MATTEO BRIGHI
94 JEREMY MENEZ

INDISPONIBILI: Vucinic, Doni
SQUALIFICATO: Cassetti

BUFFON: ´CONOSCO BENE FRANCESCO E LO DIFENDO, È UN GRANDE UOMO´

La lettera di Gigi Buffon pubblicata da Il Romanista:
"Francesco Totti in tutti questi anni si è sempre fatto riconoscere per le sue qualità. E ci tengo a dirlo. Si è distinto sempre come grande giocatore, ma, soprattutto, come uomo. Ha sempre dimostrato di essere attento e premuroso, in ognimomento, nei confronti di chi soffre. Come? Lo sanno tutti. Ma io ci tengo a ripeterlo: sponsorizzando tantissime iniziative benefiche che non devo essere io ad elencare, soprattutto adesso e inquesta sede.
Francesco Totti, poi, ha sempre dimostrato un grande amore nei confronti di Roma e della sua gente. Un sentimento gigantesco. Se ha sbagliato l’ha fatto solo e soltanto per quello.
In più, vorrei aggiungere un’altra cosa, rischiando magari di cadere nel banale ma è quello che penso: credo che sbagliare sia un diritto di tutti. Può capitare, ma l’importante è chiedere immediatamente scusa. Come ha fatto lui, non dimentichiamolo. In questi giorni ho letto e sentito troppe strumentalizzazioni sulla sua persona che non mi sono piaciute. Io lo conosco e so che uomo è. E ripeto: ha sbagliato,ma ha anche chiesto subito scusa. E questa, a mio avviso, è la cosa più importante. Forza Francesco!".

★ l'orgoglio di Francesco Totti ★ By Ayuso

Curva Sud Roma - Finale Coppa Italia


jueves, 6 de mayo de 2010

Diferencias entre L'AS Roma y el Inter

Inter:



AS Roma:

ROMA, CENTOSEI PUNTI STAGIONALI SOLO IN QUATTRO MEGLIO IN EUROPA

Una cavalcata esaltante. Una stagione iniziata prestissimo. Era il 30 luglio del 2009, Roma-Gent, primo atto di un cammino lunghissimo. Da quel giorno, sono cambiati tecnici e giocatori. È cambiata la Roma. Che, a centottanta minuti dalla fine dell’anno sportivo, è ad un passo dal podio europeo della stagione.

CLASSIFICA - Era il 30 luglio scorso. Europa League, terzo turno preliminare all’Olimpico. Due gol di Totti, uno di Vucinic per regolare il Gent. E primi ‘tre punti’ (virtuali, perché la gara era ad eliminazione diretta) della stagione. Sono passati 280 giorni da quella notte. Soprattutto, sono passate altre 11 gare europee, 36 di campionato e 5 di Coppa Italia. In tutto, 53 match (Barcellona, Chelsea e Inter le uniche ad aver giocato di più), che hanno portato 106 punti. Con media, facile facile, di due a partita. Soltanto l’Inter, in Italia, ha fatto meglio, con un raccolto di 115 punti in 54 partite. Primo Mourinho, secondo Ranieri (con l’«aiuto» di 10 punti firmati Spalletti). Come in Coppa Italia ieri e come, fino ad oggi, in campionato.

IN EUROPA - Un bilancio straordinario in Italia che trova poche, pochissime repliche anche nel resto dell’Europa. A parità di competizioni disputate (escludendo quindi la coppa di Lega inglese in favore della più nobile FA Cup), in Spagna, Inghilterra e Germania, solo tre club hanno fatto meglio dei ragazzi di Ranieri. Primo in assoluto, e per distacco, il Barcellona con 137 punti: un campionato sin qui dominato, la semifinale di Champions League, la Supercoppa di Spagna e d’Europa festeggiate a inizio anno, così come il Mondiale per club. Dietro l’Inter, seconda in Europa, il Chelsea, terzo con 113 punti, il titolo inglese in mano e una finale di FA Cup da giocare contro il Portsmouth. Poi, il Real Madrid, ai piedi del podio con 107 punti e l’inseguimento al Barça ancora in corso. Come la Roma, che rispetto ai blancos madrileni ha guadagnato solo un punto in meno. Alle spalle dei giallorossi, giganti come il Manchester United (105), il Bayern Monaco finalista di Champions e campione (virtuale) di Germania (102). Ancora più staccato l’Arsenal (99). Una classifica assolutamente virtuale, che premia con gli stessi punti che si assegnano per gare di campionato anche i match ad eliminazione diretta. Ma che, semmai ce ne fosse bisogno, dimostra come la Roma sia già rientrata, in attesa della prossima Champions League, nell’elite del calcio continentale.

MEDIA - La media punti, sorride un po' meno alla Roma. A comandare in Europa, seguendo questo dato, il Barcellona, che nelle 57 gare giocate (è la squadra scesa in campo più volte nel corso della stagione), ha mantenuto una media di 2,4 punti a gara. Appena sotto il Real, la squadra meno impegnata: 46 sfide a 2,32. Dietro le spagnole, si inserisce invece il Chelsea, che nelle 54 gare disputate ha raccolto una media di 2,22 punti a match. Con 2,15 da moltiplicare per 53 gare, il Manchester United anticipa l'Inter, che nelle sue 53 partite viaggia a media 2,12. La Roma osserva dal basso, a quota 2 punti a gara, media molto simile a quella del Bayern (2,04), che però ha disputato tre gare in meno, 50.Chiude il ranking l'Arsenal, con 52 match scanditi da 1,90 punti ogni novanta minuti.

L´AVVERSARIA: CAGLIARI, NON VINCE DA FEBBRAIO E A ROMA DAL ´68

Mancano due partite alla fine di una stagione sorprendente, e la Roma giocherà la sua ultima partita davanti al proprio pubblico, pronto a dargli un saluto speciale per le emozioni che questa squadra è stata in grado di dargli. L’avversaria è il Cagliari di Melis che il 14 aprile ha sostituito Allegri come allenatore dei rossobu coadiuvato da Festa. Gli isolani sono una squadra che per più di metà stagione è stata una delle sorprese del campionato per poi bloccarsi senza riuscire più a vincere, arrivando comunque ad ottenere la salvezza.

MOMENTO NO - Alla venticinquesima giornata il Cagliari, che aveva appena sconfitto il Parma per 2-0 in Sardegna, aveva 38 punti ed era a meno tre dalla zona Champions. Da quel 21 febbraio la squadra sarda non ha più vinto una partita, riuscendo ad ottenere appena 5 punti in 11 partite realizzando 5 pareggi e 6 sconfitte. Nessuno ha fatto peggio. Per ritrovare l’ultima vittoria in trasferta del Cagliari bisogna tornare al 10 gennaio, ultima del girone d’andata, quando grazie ad una rete di Matri la squadra, allora guidata da Allegri, espugnò Bologna. Nel girone di ritorno appena tre punti lontano dal Sant’Elia per gli isolani, frutto di tre pareggi. Solo il Livorno (2 punti) e l’Atalanta(1 punto) hanno fatto peggio.

PRECEDENTI – Gol in abbondanza sempre o quasi, negli ultimi precedenti tra Roma e Cagliari. E se per i giallorossi il Sant’Elia sembra essere inespugnabile, lo stesso discorso vale per i rossoblu isolani che non vincono nella capitale dal 17 novembre 1968 (1-4). In particolare negli ultimi cinque precedenti la Roma ha sempre vinto. Memorabile il 4-3 del 2006. Ottava delle undici vittorie consecutive. La Roma giocava sul campo neutro di Rieti a porte chiuse, con un gruppo di tifosi che la incitavano da una collinetta vicina allo stadio. I giallorossi andarono sotto 0-2 per poi riuscire a rimontare fino al 4-3 finale ottenuto grazie a due rigori realizzati da capitan Totti negli ultimi dieci minuti. Le altre reti furono realizzate da De Rossi e Perrotta che ha nel Cagliari il suo bersaglio preferito in serie A(5 gol). Per i rossoblu i gol furono di Suazo, Langella e Daniele Conti, che con la Roma sembra avere un conto aperto. Ex giallorosso e figlio del grande Bruno, Daniele Conti vanta 3 gol in carriera ai giallorossi che, insieme alla Sampdoria, sono la squadra a cui ha realizzato più reti in serie A.

TATTICA – Gli isolani sono una squadra che tende a giocare in maniera piuttosto spregiudicata. Lo schema con cui dovrebbero scendere in campo è un 4-3-1-2 che può variare. Grazie alla duttilità di Lazzari, infatti, il Cagliari ha la possibilità di trasformare il 4-3-1-2 in un 4-4-2 o all’occorrenza in un 4-3-3. Il giocatore bergamasco infatti può giocare sia trequartista che esterno basso o alto a seconda delle necessità della squadra. Proprio Lazzari è il giocatore che può mettere maggiormente in difficoltà la retroguardia giallorossa che sarà priva di Cassetti squalificato a destra. Nel Cagliari sarà assente per squalifica Andrea Cossu, una delle rivelazioni di questa stagione. Il giocatore sardo ha sorpreso anche il Ct della nazionale, Marcello Lippi, riuscendo così ad ottenere la sua prima convocazione in nazionale. Il Cagliari sembra comunque avere grossi problemi in difesa dove dovrà ovviare anche agli infortuni di Pisano e Lopez. I sardi sono infatti la seconda peggior difesa della serie A dopo il Genoa.
P.D.

ROSA

PORTIERI

1-Mauro Vigorito 22/05/1990 (Ita)
22-Federico Marchetti 7/02/1983 (Ita/Naz)
24-Cristiano Lupatelli 21/06/1978 (Ita)
25-Michael Agazzi 03/07/1984 (Ita)

DIFENSORI

3-Lorenzo Ariaudo 11/06/1989 (Ita)
6-Diego Lopez 22/08/1974 (Uru)
13-Davide Astori 7/01/1987 (Ita)
14-Francesco Pisano 29/04/1986 (Ita)
15-Lino Marzoratti 12/10/1986 (Ita)
21-Michele Canini 5/06/1985 (Ita)
26-Paolo Dametto 28/06/1993 (Ita)
31-Alessandro Agostini 23/07/1979 (Ita)
33-Luca Di Laura 25/03/1991 (Ita)

CENTROCAMPISTI

2-Ignazio Carta 18/05/1991 (Ita)
4-Daniele Dessena 10/05/1987 (Ita)
5-Daniele Conti (c) 9/01/1979 (Ita)
7-Andrea Cossu 3/05/1980 (Ita/Naz)
8-Davide Biondini 24/01/1983 (Ita)
10-Andrea Lazzari 03/12/1984 (Ita)
16-Enrico Verachi 18/01/1990 (Ita)
18-Andrea Parola 22/04/1979 (Ita)
19-Mario Brkljaca 7/02/1985 (Cro)
20-Simone Barone 30/04/1978 (Ita)
28-Radja Nainggolan 4/05/1988 (Bel/Naz)

ATTACCANTI

9-Anderson Miguel Da Silva “Nenè” 28/07/1983 (Bra)
23-Joaquin Larrivey 20/08/1984 (Arg)
27-Jedaias Capucho Neves “Jeda” 15/04/1979 (Bra)
29-Mattia Gallon 30/05/1992 (Ita)
30-Daniele Ragatzu 21/09/1991 (Ita)
32-Alessandro Matri 19/08/1984 (Ita)
Probabile formazione (4-3-1-2): Marchetti; Cannini, Ariaudo, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini; Lazzari; Matri, Larrivey
Allenatore: Giorgio Melis

TOTTI: ´HO SBAGLIATO, MA CHI MI HA CHIAMATO DOPO IL GOL AL PARMA È SPARITO´

Il capitano della Roma Francesco Totti ha parlato del calcio con cui ha colpito Balotelli nella finale di Coppa Italia di ieri contro l'Inter:
"E' vero, ho sbagliato: ma la cosa brutta è che al gol di Parma tutti ti chiamano, passano tre giorni e ti ritrovi solo con gli amici di sempre. Questa è la cosa brutta. Dopo Parma, tutti ti chiamano, di mandano sms. Passano tre giorni, e ti accorgi di avere vicino sempre gli stessi. Quelli che sono vicino a te da una vita".

(Ansa)

ROMA-INTER,TOTTI: LUNEDÌ LA DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO

I provvedimenti nei confronti del capitano romanista Francesco Totti, espulso per un calcio all'interista Mario Balotelli, e degli altri protagonisti della finale di coppa Italia di ieri sera saranno resi noti lunedì, assieme alle decisioni del giudice sportivo dopo la penultima giornata del campionato di serie A. Infatti, come ha comunicato la Federcalcio nei giorni scorsi, nelle ultime due giornate di campionato, per dare rapida conclusione ai provvedimenti, i rapporti ufficiali saranno esaminati dal giudice sportivo il giorno successivo alla disputa delle partite. Abbreviati sono anche i termini per gli eventuali ricorsi. Inoltre, la Lega calcio rende noto che, vista l'esigenza di far giocare in contemporanea le gare degli ultimi due turni di serie A, «il termine di tolleranza per l'attesa della presentazione delle squadre in campo è ridotto a 5 minuti».

Fotos de la Curva Sud durante la final de Coppa






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Fotos de la final de Coppa Italia




Sempre a testa alta, NOI c'eravamo ieri, ci siamo oggi e ci saremo domani...Nel cervello soltanto la Roma

Toni non ci sta: "Sono arroganti. Totti insultato"

(Dnews – Adriano Stabile) La Roma si mangia le mani. La Coppa Italia è dell’Inter dopo una finale nervosa, forse troppo. Da una parte i calciatori nerazzurri provocano con astuzia gli avversari, dall’altra i giallorossi ci cascano e perdono la testa: Mexes e Totti più degli altri. Luca Toni alla fine ha qualche sassolino dalla scarpa da togliersi: «C’è tanta amarezza, abbiamo fatto una buona partita. Ci abbiamo provato. Qualche episodio poteva essere di più a nostro favore, ma quando giochiamo contro l'Inter, sarà un caso, è difficile che ce li fischino. Mi piacerebbe tanto giocare contro l'Inter e dire: ci hanno regalato qualcosa, ma purtroppo non succede mai. L'Inter è forte, non ha bisogno di aiuto, poi vedi un modo molto arrogante. Francesco è stato insultato, ci sono stati tanti brutti gesti. Con tutti questi episodi dubbi mi piacerebbe che una volta ce ne fosse uno a nostro vantaggio. Loro hanno fatto un tiro e hanno vinto. Lazio-Inter? Non la voglio commentare, tutti hanno visto. Il campionato? La vedo difficile». Fin dall’inizio la serata dell’Olimpico ha una sottile ombra. Forse nata e cresciuta con i veleni degli ultimi quattro giorni passati tra accuse e risposte tra Roma, Inter e Lazio. Il colpo d’occhio (e d’orecchio…) iniziale dello Stadio Olimpico fa risaltare subito il contrasto con la partita di domenica sera tra Lazio e Inter, che ha suscitato tante polemiche. Per Mourinho e per l’Inter, da subito, bordate di fischi. Formalmente la partita è in campo neutro, ma i tifosi nerazzurri hanno restituito circa 10 mila biglietti a disposizione nei giorni scorsi. La rappresentanza degli interisti è perciò di circa 6 mila unità, tra distinti Nord e tribuna Monte Mario. I tifosi giallorossi sono molti di più e, in Curva Sud, appaiono striscioni polemici per i fatti di domenica sera. Striscioni indirizzati non tanto agli avversari quanto alla Lazio: “l’Olimpico hai infangato, contro la tua squadra hai tifato, di Milano sei servo dichiarato”, oppure “affittasi Curva Nord a qualsiasi prezzo, tifo ed esultanza inclusa”.
All’ingresso delle squadre in campo parte, chissà se per sbaglio o volontariamente, l’inno giallorosso “Roma, Roma, Roma”. Mourinho, che aveva criticato la scelta della Capitale per la finale, si infuria e la musica si ferma dopo pochi secondi. Quindi tocca alla banda dei carabinieri, al centro del campo, con l’inno di Mameli, che mette tutti d’accordo. Poi è tempo di giocare, una finale nervosa, come detto, anche troppo. Una finale vinta dall’Inter per 1-0. In tribuna c’è anche il commissario tecnico azzurro Marcello Lippi, che evidentemente si sarà dispiaciuto nel vedere la brutta reazione di Totti nel finale.
Nel dopo partita da registrare anche un tentativo di invasione di campo di un tifoso, immediatamente fermato e portato al posto di polizia dell’Olimpico.