-Legione Ispanica- / Ultras Roma

Legione Ispanica

Legione Ispanica es un grupo español de la Roma, creado para agrupar bajo una comunidad a todos los romanistas españoles existentes, es un grupo nuevo creado en Septiembre del 2009, formado por apasionados de la Roma de todo el territorio español ( Extremadura, Andalucía, Castilla y León, Cataluña, Comunidad Valenciana, Madrid, etc... ) , con mentalidad ultra pero totalmente apoliticos. Más información: legioneispanicaultras@hotmail.com

¿Qué equipo vencerá el próximo Scudetto? // Che squadra vincerà lo Scudetto?

¿Dónde imaginas a la Lazio la temporada que viene? / Secondo te, dove giocherà la Lazzie l'anno prosimo?

SS Burini 1-2 AS Roma ( Non dimentichiamo ;) )

Rinho-voglia di stringersi un pò - AS ROMA HD

TIFOSO DELLA ROMA ESASPERATO SBROCCA CON UN TIFOSO DELL'INTER... SALAME MILANESE!!!

viernes, 16 de abril de 2010

ROMA CHE ABBRACCIO

Il Romanista - Trigoria come Fort Alamo. L’assedio dei tifosi ieri è stato scientifico. Sale lo stress per la stracittadina e con esso cresce l’entusiasmo per i propri colori e per la squadra. Tutti vogliono vederli, toccarli, incitarli. Un assalto troppo stretto. Un abbraccio troppo forte, che può far mancare l’aria. Questo deve aver pensato chiaramente la Società AS Roma chiedendo un minimo di controllo nella strada d’accesso ai cancelli di Trigoria. E così sia pur con molta tranquillità e saggezza, la Polizia ha controllato il flusso consentendo alle automobili dei calciatori di raggiungere senza troppi problemi il campo di allenamento. Ma l’operazione sicurezza come potete vedere dalle fotografie di queste due pagine è durata poco. Le maglie si sono allargate e fotografi e tifosi hanno carpito momenti eccezionali di un allenamento top secret. Ma nulla di grave. Crediamo che l’amore per i propri beniamini sia superiore a ogni difficoltà. Tuttavia fa molto bene la Roma a difendere questa difficile vigilia e cercare di proteggere la squadra. Le transenne e il blocco operato sui tifosi ha prodotto un po’ di fastidi nella giornata degli abitanti delle palazzine limitrofe. La prima conseguenza della disciplina adottata si è avuta con un piccolo-grande assembramento sul piazzale Dino Viola,diventato in pratica una sorta di "stazione di posta" vecchio stile. Un entusiasmo irrefrenabile. Tutti a caccia dell’autografo o di una foto da sistemare sulle librerie di casa o nelle vetrine dei tinelli. Una passione che, come abbiamo detto, ha costretto le forze dell’ordine, per evitare il congestionamento dell’intera zona, a transennare la curva che immetteva all’entrata principale del Bernardini. I disagi non sono mancati, specialmente per coloro che abitano da quelle parti e che, per necessità, si possono muovere soltanto su quella direttrice. Lo spiega Vittorio, che ha le finestre che danno proprio sulla strada: «Questi giorni è continuamente in tilt, si riesce a passare a stento con il motorino, figuriamoci in automobile ». Anche Al Alice, mentre porta a spasso il suo cane, deve fare lo slalom fra sciarpe, macchine e striscioni: «E’ da poco che vivo qui, ma non avevo mai visto una simile ressa di gente. Dovrebbero costruire un’altra entrata per consentire a noi abitanti di muoverci, non dico tanto, ma almeno quel minimo necessario». Maria Grazia, invece, sta sul portone del suo palazzo, proprio di fronte a dove, di solito, si allena la squadra: «Mi pare che 10 anni fa si è creata una situazione simile. Ricordo che c’erano centinaia di tifosi che strillavano e se la prendevano anche con i custodi del centro». Con maggior filosofia sembra prendersela Giovanni che prova timidament a uscire dal garage e fare capolino col muso della propria Smart:«Per uscire oggi mi servirebbe in realtà l’elicottero - dice con un largo sorriso e aggiunge - è stressante per un tifoso juventino come me vederetutto questo giallorosso, in aggiunta mettiamoci pure che ci impiegherò mezz’ora per andare a comprare il pane.....» Riccardo, al contrario, è contento di vedere tutto questo amore: «Che bello. E’ dalla sconfitta in coppa Italia contro l’Atalanta, nell’anno dell’ultimo scudetto, che non vedevo le transenne. Speriamo sia di buon auspicio». La pensa così anche Giorgio che, da buon tifoso romanista, e conoscendo bene la situazione che avrebbe trovato sotto casa, ha scelto di muoversi su due ruote: «Abito lì, al terzo piano, sono quattro giorni che stiamo in queste condizioni. Se devo essere sincero, non mi spiace, lascio la macchina nel mio box e prendo la bicicletta. Faccio un pochino di ginnastica e poi, per la Roma questo e altro».

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