-Legione Ispanica- / Ultras Roma

Legione Ispanica

Legione Ispanica es un grupo español de la Roma, creado para agrupar bajo una comunidad a todos los romanistas españoles existentes, es un grupo nuevo creado en Septiembre del 2009, formado por apasionados de la Roma de todo el territorio español ( Extremadura, Andalucía, Castilla y León, Cataluña, Comunidad Valenciana, Madrid, etc... ) , con mentalidad ultra pero totalmente apoliticos. Más información: legioneispanicaultras@hotmail.com

¿Qué equipo vencerá el próximo Scudetto? // Che squadra vincerà lo Scudetto?

¿Dónde imaginas a la Lazio la temporada que viene? / Secondo te, dove giocherà la Lazzie l'anno prosimo?

SS Burini 1-2 AS Roma ( Non dimentichiamo ;) )

Rinho-voglia di stringersi un pò - AS ROMA HD

TIFOSO DELLA ROMA ESASPERATO SBROCCA CON UN TIFOSO DELL'INTER... SALAME MILANESE!!!

jueves, 18 de marzo de 2010

Totti: ´TORNO TRA FINE MARZO E L´INIZIO DI APRILE´

L'aritcolo di Francesco Totti per Il Corriere dello Sport

Martedì abbiamo vissuto una bel­la serata di calcio internaziona­le, tra la capolista del campionato italiano e uno dei club più importan­ti e quotati al mondo, il Chelsea di Carlo Ancelotti. Chi si aspettava che l’Inter andasse a sfidare il Chelsea con un atteggiamento tipico italiano, tutti arroccati in difesa per poi ripartire in contropiede, è stato smentito. Mourinho ha schierato una forma­zione con tre attaccanti puri più un trequartista, la sua Inter ha dato l’idea di essere una squadra forte, compatta, che sta bene fisicamente e attenta in campo. Gli attaccanti si sono sacrificati nella fase difensiva e si sono fatti trovare pronti in quel­la offensiva. I centrocampisti han­no eretto un muro davanti alla loro difesa. In questa maniera il Chelsea è stato bloccato e non è stato in gra­do di fare la partita. Quindi con un atteggiamento positivo l’Inter è an­data a giocare a viso aperto un otta­vo di finale di Champions League su un campo difficile come quello di Londra e contro una grande squa­dra.

Mi ha fatto piacere da italiano che l’Inter abbia superato il turno, so­prattutto per la classifica europea Uefa e per la partecipazione delle squadre italiane alla Champions League. Fino a quando ci saranno tre posti più uno per i preliminari, i nostri club potranno avere garanti­ti forti introiti che permettono di in­gaggiare campioni di grande spes­sore. Alla fine il calcio e la bellezza del calcio dipendono dalle giocate dei campioni e dalla spettacolarità di una squadra organizzata. Solo così potranno tornare allo stadio gli spettatori e soprattutto i bambini, per assistere a uno spettacolo di qualità.

Questi ingredienti, unitamente al­la politica scelta dalla Roma e da al­tre società di abbassare i prezzi, consentono di tornare a giocare in uno stadio pieno, dove sia i tifosi che noi calciatori possiamo vivere belle giornate di sport. Vedere l’Olimpico con 70.000 spettatori ti dà una cari­ca incredibile. La Roma attraversa un periodo in cui è in debito con la fortuna. Ci so­no state alcune situazioni che si so­no capovolte a nostro sfavore, ma in un campionato questo può accade­re, con l’alternanza di periodi fortu­nati e altri meno. Sono sicuro che porteremo a termine la stagione con la stessa determinazione che ha contraddistinto la Roma come grup­po nella fase centrale del torneo.

Questo campionato è ancora aper­to per tutte le posizioni di classifica: scudetto, Champions League, Euro­pa League, salvezza. Anche squadre come il Siena, che sembravano spacciate, attualmente dimostrano di esprimere un ottimo calcio, sono in condizioni fisiche ottimali e non si sentono mai battute, come hanno dimostrato proprio i toscani davan­ti a una grande squadra come la Ju­ve. Quindi da qui alla fine del cam­pionato tutto è in gioco e ogni parti­ta può riservare sorprese. Per quello che riguarda il mio mo­mento, sto recuperando e sto cer­cando di trovare una condizione fi­sica sufficiente. E’ chiaro, vorrei mettermi a disposizione della squa­dra il prima possibile, ma questo sa­rà fatto al momento giusto, tra la fi­ne di marzo e l’inizio di aprile.

Questo campionato, soprattutto nell’ultima parte, è stato caratteriz­zato dagli infortuni che hanno colpi­to anche grandi giocatori, che sa­ranno costretti a restare fuori tanto tempo. Iaquinta, appena rientrato, era fermo da ottobre, Buffon ha avuto un doppio stop. Zambrotta è stato anche lui alle prese con un grave infortunio. Ora Nesta e Bec­kham. Mi è dispiaciuto molto vede­re l’infortunio dell’inglese in diret­ta. Oltre poi ai tanti problemi, sia di origine muscolare che traumatica, che hanno condizionato altri gioca­tori. Sono infortuni che richiedono tempo di recupero lunghi e che im­pediscono a noi calciatori di torna­re rapidamente sui campi di gioco e questo ci fa stare male dal punto di vista psicologico, perché il campo e la partita sono la nostra vita.

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