L'intervista a Jeremy Menez apparsa oggi sul settimanale francese France Football:
"Siamo su un vulcano! I tifosi sono in tripudio dopo la nostra ultima vittoria nel derby contro la Lazio, e il primo posto. Sta succedendo qualcosa di incredibile. Ma non bisogna bruciarsi. Se vi è sempre un punto di vantaggio sull'Inter, ci sono quattro partite, tra cui quella determinante contro il prossimo avversario, la Sampdoria, che cerca una qualificazione alla Champions League. Non abbiamo ancora fatto centro. Lo scudetto è ancora lontano".
Sul rapporto con Ranieri
"Quattro mesi fa ho avuto una bella discussione con l'allenatore. Abbiamo messo le carte in tavola e soprattutto lui mi ha detto che credeva in me. Avevo forse bisogno di sentire quelle parole. Io so che ho delle qualità, ma avevo bisogno di crescere mentalmente. Ho fatto degli sforzi in questa direzione e, oggi, stanno pagando. Ho vissuto la mia prima esperienza all'estero a 22 anni e ho preso coscienza di certe cose. Ormai mi diverto!".
Negli ultimi mesi Menez ha ritrovato il sorriso e un posto da titolare
"Sto talmente bene che posso giocare a destra, al centro o a sinistra. A centrocampo o in attacco non mi pongo più questi problemi. Do tutto per la squadra. Sono più completo e rigoroso tatticamente. Ho trovato il mio percorso, mi sento appagato. Alla Roma mi sono fatto il mio nido". Quanto alle speranze di tornare in nazionale, Menez svela di averne ancora, e parecchie, anche per i mondiali in Sudafrica
"Ci credo fino in fondo, dire il contrario sarebbe mentire".
(France Football)
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